Come si fa la posa del mosaico ad opera incerta

da | Mar 28, 2016 | Mosaico di porfido, Posa in opera

Data ultima modifica 10 aprile 2020

La posa del mosaico è un’arte

Come si posa il mosaico ad opera incerta…? Questa è una domanda che ci viene posta spesso da chi vuole realizzare qualche piccolo lavoro in casa. I costi di trasferta incidono molto su lavori di pavimentazione esterna di piccole dimensioni da fare con il porfido ad opera incerta (si parla di pochi metri quadrati). 

Ecco allora che alcuni clienti tentano un primo approccio con questo tipo di intervento. Per una piccola soddisfazione personale volendo realizzare qualcosa di concreto per casa propria.

Informarsi bene

Per questo motivo sarà meglio documentarsi bene prima di combinare qualche pasticcio, anche perché lavorando con il cemento, avremo il risultato del nostro lavoro sotto gli occhi (ed in particolare sotto i piedi) per sempre.

PROGETTO PORFIDO SNC

sede: Via Nazionale, 20
laboratorio: Località Dossi, 1
38040 LASES (TN) ITALIA
cod fisc e part IVA 01492630221
CCIAA TN 140598
tel laboratorio +390461689202
tel posa Luca +393289713345

Come si lavora il mosaico di porfido

Posa in opera del mosaico ad opera incerta

Lavorare le piastre

Per realizzare un lavoro di mosaico ad opera incerta a regola d’arte, prima di tutto si deve saper lavorare le piastre una ad una sul posto. Questo per farle combaciare al meglio durante la posa. Se non si è in grado di fare questa lavorazione anche perché magari sprovvisti degli appositi attrezzi, ci si dovrà armare di pazienza. La cosa migliore è distribuire per terra le varie piastre e cercare le “sagome” che più assomigliano a quella che ci serve.

L’estetica finale

Più la fuga sarà regolare e stretta e migliore sarà il risultato estetico del pavimento finito. Questa è una indicazione molto importante e più ci si atterrà a questa regola e migliore sarà il risultato finale.

Gli attrezzi

Per fare questo tipo di lavoro ci vogliono innanzitutto gli attrezzi giusti. Un mazzetto con punta al widia per lavorare le piastre e conformarle allo spazio da coprire. Con un po’ di pazienza sicuramente ci si riesce, spesso basta un colpo d’occhio per trovare la piastra giusta. Se cerchiamo tra le piastre quella ideale ci risparmieremo un bel po’ di lavoro e sprecheremo meno materiale.

Il segreto

Un piccolo segreto è quello di disporre in ordine sparso un po’ di piastre in modo tale da poterle vedere ognuna per intero. Così a colpo d’occhio vediamo subito se c’è in giro una piastra che fa al caso nostro. Ovviamente l’ordine sparso va sempre fatto con parsimonia, anche perché poi ci si deve muovere avanti e indietro quindi servono delle linee di passaggio libere.

posa mosaico

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Come fare la posa in opera del mosaico

Come si realizza una posa di mosaico di porfido

Lo scavo

  • La prima cosa da fare è “scavare” uno spazio sufficiente per poter mettere in opera il porfido con l’ausilio di uno strato di malta cementizia e delle reti elettrosaldate di solito per un piccolo pedonale sono sufficienti circa 15/20 cm di profondità dal piano finito.
  • Se siamo vicino ad altri corpi solidi e/o strutture come muri della casa, soglie di cancello o altra pavimentazione già esistente è vivamente consigliato fare dei fori nella parte solida esistente e mettere dei richiami con spezzoni di ferro ai quali saranno fissate le reti elettrosaldate. Questo passaggio è molto importante perché eviterà che con il trascorrere degli anni la pavimentazione possa subire delle piccole variazioni di piano, in più o in meno a seconda di come è il terreno sottostante.

Il sottofondo

  • Fatto questo l’ideale sarebbe fare una caldana di cemento magrone con annegate le reti elettrosaldate ma di solito per pochi metri quadrati non si fa, si mette direttamente la rete nella malta di allettamento delle piastre di mosaico. Due sono le possibilità o fare uno strato di malta cementizia di circa 4/5 cm, distendere la rete elettrosaldata e poi procedere con la posa del mosaico fresco su fresco in modo da chiudere il lavoro tutto insieme per fare in modo che cemento, reti e porfido diventino un corpo unico. Il secondo metodo è quello di distendere le reti con degli spessori (ci sono in commercio oppure si possono alzare da terra con dei sassi sempre 4/5 cm) e poi procedere con la posa in modo che la malta man mano che si posa vada a riempire lo spazio sotto le reti, questo secondo sistema risulta molto più scomodo soprattutto per chi è alle prime armi perché si deve camminare sulla rete sollevata da terra e si rischia di piegarla o addirittura calpestandola di muovere le piastre fresche appena posate.
  • Molto importante nella procedura di posa è l’impasto di sabbia e cemento che dovrà essere fatto almeno con una betoniera riempita un po’ alla volta con sabbia e cemento (circa 250 kg di cemento per metro cubo di sabbia). Diversamente se non disponibile si può impastare a mano passando almeno tre volte l’impasto stesso e solo successivamente bagnarlo un po’ alla volta per rendere la malta cementizia lavorabile al punto giusto. Vedi anche “Come impastare sabbia e cemento” sul nostro blog.

La pulizia da terra

  • Altro passaggio fondamentale per la durata dell’opera è la pulizia del porfido, infatti tuttora si trova in commercio il porfido imballato ma ancora sporco di terra della cava. Questo ci obbliga ad una accurata pulizia di ogni singola piastra. Utile a questo scopo munirsi di secchio e spugna e quando abbiamo trovato la piastra giusta pulirla bene da residui di terra. Successivamente cospargere la parte sotto che andrà a contatto con la malta con del cemento denso/liquido (boiacca) oppure colla per piastrelle da esterni. A questo punto con l’ausilio di un martello di gomma battere e costipare bene la piastra fino a che non sarà a liscio del piano finito. Controllare bene in più direzioni che sia complanare al piano che si va a creare.

La stuccatura

  • Fatto questo non ci rimane che stuccare l’opera, questa è la parte più delicata in quanto se fatta male comprometterà in maniera deleteria il risultato estetico finale. Meglio procedere un po’ alla volta anche in funzione delle condizioni climatiche (se troppo caldo o in presenza di vento la boiacca asciuga troppo velocemente attaccandosi sul piano delle piastre di porfido compromettendo il lavoro finito). Preparare un impasto denso/liquido di sabbia fine (del po’, al quarzo oppure una normale sabbia 0/3) e cemento di solito nelle proporzioni 50 e 50. Riempire le fughe e quando l’impasto incomincia a compattarsi iniziare la pulizia con una adeguata spugna. Prepararsi dei cambi d’acqua per una buona pulizia. Infine meglio se si riesce a passare le piastre con delle segature di legno asciutte per una miglior rifinitura.

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Analizzare e studiare la location

Importante analizzare la location e predisporre uno studio

Analizzare la location

Sempre fare una valutazione dello stato del terreno su cui si andrà a fare la pavimentazione. Un terreno secco e drenante è sempre il top. Se non c’è si devono creare le condizioni ottimali. Una buona caldana di cemento con reti oppure togliere uno strato maggiore di terra e fare un riporto con ghiaia secca. La stessa deve essere compattata e poi tirata con uno strato di materiale legante, anche questo compattato.

Schema di posa

Per un lavoro con il mosaico di porfido, in realtà non ci sono grandi schemi di posa da valutare, il disegno è la posa stessa. Come già ricordato sopra si dovrà portare la massima attenzione alla lavorazione delle piastre. Ecco che qua ci vuole un buon posatore esperto di porfido. Diversamente se è un piccolo lavoretto che il cliente si fa in economia è consigliato perdere un po’ di tempo a cercare le piastre più idonee per ogni spazio.

Rendering

Un disegno rendering comunque ci aiuterà sempre a percepire in maniera più netta come sarà il lavoro finito. Nella foto sotto un esempio di disegno rendering realizzato dallo staff della nostra ditta.

 

posa mosaico

Riassunto per posa mosaico porfido trentino

La posa del mosaico è molto particolare necessità di molta esperienza e occhio

Concludendo

Questa è solo una descrizione sommaria di come si posa in opera il mosaico di porfido. Vuole essere d’aiuto a chi si approccia per la prima volta a questo tipo di lavoro. Tutto ciò che è descritto sopra è comunque soggetto a piccole modifiche e/o varianti che solo un posatore di porfido esperto può decidere di fare. Queste possono essere fatte in funzione a diverse variabili che si riscontrano talvolta sui cantieri. In particolare il lavoro di stuccatura è molto difficile perché soggetto alle condizioni del meteo e ad ogni situazione diversa si deve lavorare in maniera diversa per ottenere un ottimo risultato finale.

A chi mi rivolgo

Diversamente se siete intenzionati a dare l’incarico di un lavoro di posa mosaico ad una ditta, noi siamo a completa disposizione. Basta inoltrarci la Vostra richiesta per un preventivo gratuito alla mail riportata sotto, se necessario faremo anche un sopralluogo.

Avi Luca

posa mosaico porfido

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