Rampa garage in porfido con riscaldamento
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Rampa in porfido con riscaldamento
Pavimentazione di una rampa di accesso ad una abitazione privata con cubetti di porfido. Realizzazione di una rampa con il porfido ed un impianto di riscaldamento elettrico. Prima di pavimentare con il porfido infatti è stato posizionato un impianto elettrico di riscaldamento con uno speciale tappeto con cavo per riscaldare il pavimento. Il tappeto è fornito già con il cavo montato su una geogriglia a maglia quadrata che ha una larghezza standard di 40 cm.
Obiettivo
L’obiettivo da raggiungere è quello di sciogliere il ghiaccio, la brina e la neve durante i mesi autunnali ed invernali. Annullando quindi eventuali interventi di manutenzione e pulizia durante la brutta stagione. Questa soluzione risolverà il problema dell’accesso a questa rampa che ha una discreta pendenza proprio nei mesi freddi dell’anno. In particolare il problema più grande era quello di spalare la neve al mattino presto prima di uscire di casa e/o la sera al rientro non poter accedere all’abitazione prima di aver spalato la neve.
Particolare attenzione all’impianto
Uno dei problemi più grandi quando si fa un lavoro di questo tipo è avere la certezza matematica di non aver danneggiato l’impianto durante i lavori di posa. Infatti la posa dei cubetti in una rampa in porfido con riscaldamento comporta colpi, vibrazioni continuo movimento del materiale di allettamento nonchè l’utilizzo del classico sgabello che con l’unico piede può andare a fondo e creare danni. Quindi bisogna prendere tutte le precauzioni possibili e prestare la massima attenzione.
PROGETTO PORFIDO SNC
sede: Via Nazionale, 20
laboratorio: Località Dossi, 1
38040 LASES (TN) ITALIA
cod fisc e part IVA 01492630221
CCIAA TN 140598
tel laboratorio +390461689202
tel posa Luca +393289713345
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Fasi di posa e passaggi fondamentali
Le varie fasi di lavoro per predisporre, montare e pavimentare la rampa.
Pulizia del fondo
Per prima cosa abbiamo fatto pulizia sulla caldana di cemento del sottofondo già presente ed ancora in ottimo stato. Diversamente si sarebbe dovuto realizzarne una in quanto eventuali movimenti e/o assestamenti del terreno potrebbero danneggiare il cavo elettrico.
Predisposizione dello spazio idoneo
Passaggio successivo è quello di controllare lo spessore che c’è dalla caldana al piano finito. Infatti la misura massima in profondità dell’impianto elettrico consigliata è intorno ai 10 cm. Nei punti troppo bassi abbiamo fatto un riporto con malta cementizia per portare tutto ad un livello di circa 11/12 cm perchè poi si devono posizionare delle reti elettrosaldate sulle quali sarà fissato il tappeto riscaldante. Montato sulle reti infatti l’impianto si alza dalla caldana di un paio di cm, ecco quindi che arriviamo ai – 10 cm consigliati.
Posa tappeto riscaldante e copertura
Dopo questi primi passaggi di verifica da parte nostra, è intervenuto l’elettricista che ha disteso il tappeto con il cavo riscaldante già montato su una geogriglia larga 40 cm. La lunghezza di una singola striscia in questo caso è di ben 20 metri lineari, il tappeto poi è stato fissato sulle reti che avevamo predisposto noi. Dopo la posa dell’impianto abbiamo realizzato uno strato di malta cementizia bagnata bene, per realizzare uno strato sottile ma ben solido di circa un paio di cm che protegga l’impianto durante le fasi di posa in opera dei cubetti di porfido.
Come si posano i cubetti su una rampa
La posa in opera dei cubetti in questo caso è stata fatta con impasto di sabbia e cemento asciutta successivamente bagnata prima del compattamento con l’ausilio di piastra vibrante. L’impasto di allettamento con sabbia e cemento avrà meno spazi vuoti piuttosto che il semplice allettamento con ghiaino secco 4/8 mm e quindi una migliore e più efficiente trasmissione del calore al porfido in superficie. Lo schema di posa è il classico ad archi contrastanti, mentre lo spessore dei cubetti è di 4/6 cm proprio per contenere al minimo indispensabile lo spazio tra l’impianto elettrico e la superficie del pavimento.
Fughe rampa in porfido con riscaldamento
La sigillatura finale è fatta con boiacca cementizia impastata con sabbia 0/3 mm, poi la successiva pulizia si effettua con idropulitrice, a mano con spugna e in rifinitura con segature di legno. PS: prestare molta attenzione al lavaggio con idropulitrice perché l’acqua di risulta che scola lungo la rampa scaverà in maniera deleteria le fughe se non si presta la necessaria attenzione.
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Prodotti utilizzati per fare il lavoro
Oltre ai prodotti di porfido si sono dovuti scegliere altri accessori
Impianto elettrico
Per raggiungere l’obiettivo prefissato il primo prodotto da scegliere è stato il tappeto con cavo scaldante, nonché tutti gli accessori come la centralina digitale ed il sensore a pavimento che regolano il funzionamento di tutto il sistema. Da considerare in base alla lunghezza della rampa la necessità di una potenza maggiore disponibile al contatore.
Profili e contorni
Il perimetro della stradina è contornato da una piastrella di porfido con coste tranciate a spacco e con misura in larghezza di 25 cm, la lunghezza a correre e lo spessore è 3/5 cm. La colorazione è quella tipica del porfido trentino rosso, grigio e violetto.
Accessori
Ad integrazione del lavoro sono servite delle canalette in cemento per la raccolta dell’acqua, le quali sono state posizionate all’inizio e alla fine della rampa. Sono serviti anche dei chiusini in ghisa dove c’erano dei pozzetti.
Pavimento in cubetti
Come già scritto il pavimento è stato realizzato con cubetti di porfido misura 6/8 cm, lo spessore è di 4/6 cm per le questioni di spazio dal piano finito ampiamente descritte sopra. La colorazione è mista rosso, viola, grigio in tutte le caratteristiche sfumature del porfido trentino.
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Conclusioni sulla realizzazione di questo lavoro
La rampa in porfido con riscaldamento elettrico è sicuramente una chicca.
Considerazioni finali
Realizzare una rampa in porfido con riscaldamento elettrico è abbastanza raro, di solito il cliente chiede gli smolleri che offrono più grip al passaggio delle ruote e anche a piedi, purtroppo però se siamo in zone dove l’inverno nevica, gli smolleri contano ben poco. La neve si deve pulire altrimenti al primo passaggio con un mezzo, la neve si schiaccia, si compatta e diventa una pista da sci….
Risultato ottenuto
Arrivato l’inverno si è messo subito alla prova l’impianto in quanto a nevicato per bene già a inizio dicembre. Il risultato si vede benissimo dalle foto, con questo sistema di riscaldamento si risolve ampiamente questo problema, se guardate le foto ci saranno tra i 15 ed i 18 cm di neve ma sulle due corsie neanche un minimo deposito, la neve si scioglie man mano che tocca il pavimento, consideriamo poi che il porfido è una pietra che trassmette benissimo il calore e lo mantiene anche quindi sicuramente aiuta molto di più nello scopo che qualsiasi altra pietra.
Avi Luca



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